I CONTROLLI NON DISTRUTTIVI

 

I controlli non distruttivi (NDT, Non Destructive Testing, o PND, Prove Non Distruttive) sono un insieme di prove e esami finalizzati alla ricerca di discontinuità presenti nei materiali e nelle saldature, condotti con metodi che non alterano il materiale esaminato e non richiedono la distruzione di parti della struttura stessa.

 

Classificazione delle metodologie di controllo non distruttivo

 

Ultrasuoni onde acustiche ad alta frequenza / CONTROLLI SPESSIMETRICI AD U.T.

La procedura consiste nel controllo spessimetrico del recipiente a pressione mediante strumenti ad ultrasuoni con personale qualificato alle prove non distruttive di livello 2 conformemente alla norma UNI EN 473 e ISO 9712.

Verifica spessimetrica su recipienti a pressione (leggi verifica decennale sostitutiva o integrativa) e delle tubazioni, così come da normative A.S.L./A.R.P.A.V./INAIL ex ISPESL.

Rientrano tra i recipienti a pressione:

 

Serbatoi di g.p.l. di piccole e grandi capacità - Serbatoi d’aria - Autoclavi - Scambiatori di calore - Bombole di azoto - Odorizzatori - Filtri - Compressori - Separatori d’olio - Disoleatori - Recipienti a pressione in genere

 

 

 Magnetoscopia controllo sub superficiale dei liquidi restanti

 

 

Liquidi penetranti questa tecnica di prova non distruttiva sfrutta la capacità di alcuni liquidi di penetrare, per capillarità e non per gravità, all'interno dei difetti superficiali (cricche, cavità, etc).

 

 

 

 

 

 

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